Di Verona in Messico: Dalle Foreste Messicane



Pubblicato 2011-11-24 11:40:02

Dalle Foreste Messicane portrait Mi chiamo Dario, ho trentun anni e sono originario di Verona.

1. Perché ti sei trasferito all'estero?
Nel 2005 mi sono laureato in scienze forestali e ambientali all'università di Padova. Una volta fuori, adulto in un mondo di adulti, ho cercato di fare qualcosa che ritenevo scontato ossia realizzarmi come persona e come professionista. Non avrei mai pensato che in Italia fosse così difficile. Così nel 2011 sono partito alla volta del Messico.

2. Come ti guadagni da vivere?
Al momento, dopo dieci mesi di soggiorno non ho ancora trovato un impiego stabile. Lavoro come insegnante free lance di biologia, ecologia e di educazione ambientale per varie istituzioni pubbliche e private. Diciamo che non mi manca niente però non sto diventando schifosamente ricco...

3. Quanto spesso e come comunichi con la tua famiglia?
Una o due volte alla settimana via e-mail.

4. Cosa ti piace di più della tua vita da espatriato?
I miei stivaletti rancheri impolverati.

5. Cosa ti piace di meno della tua vita da espatriato?
Il non saper ballare latino americano.

6. Che cosa ti manca di più?
Le Dolomiti. Qui non si può camminare in montagna fra boschi ombrosi e prati verdi.

7. Che cosa hai fatto per incontrare nuova gente e integrarti nel nuovo paese?
Non sono la persona più estroversa del mondo. Mi avvicino alla gente come un cervo alla pozza d'acqua per bere, dopo ritorno beato ai fatti miei. I messicani però sono molto cordiali e loquaci, si fa conoscenza con tutti con molta facilità. Integrarsi in Messico non è difficile; ci sono molte regole non scritte che però si imparano in fretta. Gli stranieri sono ben visti.

8. Quali usi e costumi del paese in cui vivi ti sembrano più strani?
Se un messicano afferma qualcosa non vuol dire necessariamente che sta dicendo una cosa vera o si sta compromettendo a rispettare i termini di un impegno però non ti sta nemmeno mentendo.
E' sottile, vero?

Se qualcuno ti dice “Lunedì comincerai a lavorare con me” significa “Magari lunedì comincerai a lavorare con me”.

In Messico, se qualcuno ti da appuntamento alle otto, può farsi vivo anche alle dieci senza per questo sentirsi in colpa.

I poveri messicani ridono di più rispetto agli abbienti italiani.

9. Qual è un mito da sfatare del paese in cui vivi?
La maggioranza dei messicani non si dedica al narcotraffico, non indossa il poncho, non fa la siesta di fronte alla porta di casa.

10. Che consigli daresti agli altri espatriati?
Non esistono paesi dove si ride  ed è tutto facile e altri dove si piange ed è tutto difficile. Il mondo è un po' più complesso, è bene non dimenticarlo quando si prepara la valigia.Dalle Foreste Messicane skyline

11. Quando e perché hai cominciato a tenere il blog?

Ho aperto il blog pochi giorni dopo il mio arrivo in Messico. Mi piace scrivere e mi piace sapere che qualcuno mi legge.

12. Che vantaggi ti ha portato il blog?
Amicizie, consigli, incoraggiamenti, scambi di opinioni, insomma le cose belle della vita.

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Categoria:
Interviste

Autore: texkourgan
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