Schemi pensione a Milano

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È un argomento vasto che ha generato una letteratura voluminosa. Vi diamo qui solo un'idea principale dei diversi metodi applicabili per quando dovete o volete contribuire al sistema. Parleremo brevemente della questione della Totalizzaione e la situazione particolare dei Nord Americani che sono obbligati di lasciare la tasse di SELF Employee nel loro paese d'origine.

Impiegati
In quanto impiegato, non dovete preoccuparvi del contributo della pensione che é automaticamente dedotto a vostro nome. Assicuratevi soltanto di ricevere un certificato del vostro datore di lavoro dettagliando i pagamenti che ha effetuato a vostro nome all'INPS (http://www.inps.it o a un altro organismo di pensione).
Concentratevi piuttosto sulla pensione integrativa, sapendo che le pensioni dello stato sono suscettibili di essere minime nei prossimi decenni.

Gli imprenditori, artigiani e altri (1998) sono stati obbligati ad aderire ad un regime specifico dello Stato. La maggior parte delle aziende di servizio, per esmpio, sono state assimilate ai commercianti, anche se il tipo di attività é completamente diverso. L'idea é di far contribuire ciascuno in una cassa comune. In questo caso , l'individuo deve sopportare la totalità dei contributi, che sono pagabili al trimestre sulla base del bollettino dell'INPS. Il tasso é di approsimatamente 16% dei redditi dichiarati l'anno precedente. Notate che tali contributi, essendo obbligatori, sono deduttibili dalle tasse integralmente.

Totalisation
Il problema globale delle pensioni internazionali e della mutua sono estremamente complessi, ma la totalizzazione é un concetto molto facile da capire. Tutti i paesi membri dell'EU e tutti gli altri paesi con i quali l'Italia ha creato una convenzione della mutua applicano una totalizzazione. Più semplicemente, questo significa che tutti gli anni di contributi nel sistema delle pensioni dei paesi qualificati possono essere utilizzati per determinare il diritto alla pensione di una persona.

Per esempio, l'Italia esigerà presto un minimo di 20 anni di ccontributi in una cassa complementare (in opposizione a una pensione di base) per potere dare il reddito corrispondente. Se avete contribuito per 15 anni in Italia, 6 in Inghilterra e in Francia, avrete accumulato un totale di 26 anni ampiamente sufficenti per una pensione, anche se non è il massimo ( 35-40 anni richiesti). Poi, se decidete di andare in pensione in Italia, sarà l'INPS che dovrà contattare l'Inghilterra e la Francia, e informarli della situazione. Non daranno la vostra pensione all'INPS ma pagheranno la loro parte della vostra pensione. L'italia pagherà quindi, 15/26imi, l'Inghilterra 6/26imi e la Francia 5/26imi. Quale sarà il totale ? E impossibile dirlo perché dipende da diverse variabili, essenzialmente il vostro salario durante gli x ultimi anni (x crescente in modo costante per cercare di abbassare la media). La maggior parte dei sistemi di pensione , compresa l'INPS, hanno la possibilità di darvi un'evaluazione della vostra situazione. Considerando che quelli che versano dei contributi di 10/13% sono soggetti a delle regole diverse. Visto che mettete i vostre contributi in una cassa separata e che l'importo che vi viene versato é nominativo, piuttosto che perso nell'INPS. D'altra parte le regole indicano che la vostra pensione si baserà sull'importo che avrete pagato duranti gli anni e non su quello che avrete guadagnato negli anni precedenti alla vostra pensione. I redditti calcolati secondo questo sistema saranno ben inferiori a quelli del sistema tradizionale delle pensioni, visto che i contributi sono minimi, ma sono meglio garantiti. È dunque importante prevedere separatamente una pensione privata.

Quando lavorate nell'Unione Europea e pagate dei contributi sociali nel paese d'accoglienza il diritto comunitario si applica, e continuerete ad avere i vostri diritti al trimestre per il regime di pensione generale. Per quanto riguarda le pensioni complementari, l'equivalente nel paese di accoglienza é diverso. Non c'é un trasferimento communitario automatico come per la pensione di base.

Aggiornamento 19/11/2005


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